giovedì, Aprile 18, 2024
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DE POLI:SERVE UN PIANO NAZIONALE PER LA CURA DEI DISTURBI MENTALI

“Nella cura dei disturbi mentali l’Italia spende Il 3,5 % contro il 10% del resto d’Europa. Non possiamo abbandonare le famiglie. Serve un Piano nazionale straordinario che tenga conto della presa in carico della persona a 360 gradi, nella sua quotidianità'”. Lo ha detto il senatore Udc Antonio De Poli intervenendo stamane al convegno ‘Evoluzione e futuro della cura dei disturbi mentali’, promosso da Motore Sanita’ e che si è svolto oggi nella Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”. Il Questore De Poli, durante il suo intervento ha fornito alcuni dati di settore. “Parliamo di disturbi mentali a distanza di più di 40 anni dalla Legge Basaglia che come sappiamo ha rappresentato una svolta a livello legislativo.In Italia i pazienti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici, secondo il Ministero della salute, sono: 851.189, per una spesa complessiva pari a 3,9 miliardi .Come si compone questa spesa? Assistenza ambulatoriale –> 47%, assistenza residenziale —> 40%semi residenziale –> 13%; parliamo di una “rete” che garantisce assistenza a oltre 850.000 persone con disturbi mentali. In questi 40 anni, dal 1978 ad oggi, è stata creata in Italia una rete di STRUTTURE PSICHIATRICHE articolate in 163 Dipartimenti di salute mentale, 1480 strutture territoriali, 2284 strutture residenziali che ospitano 30.000 persone. Con la riforma del 1978, Basaglia sicuramente ha dato una svolta a livello legislativo.Il malato di mente è prima di tutto una persona, con la sua dignità. SECONDO LA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA, ENTRO I PROSSIMI 20 ANNI, LE MALATTIE PSICHIATRICHE SALIRANNO AL SECONDO POSTO DOPO QUELLE CARDIACHE. Le maggiori criticità come è stato sottolineato più volte sono nelle regioni del SUD. Manca il personale, mancano medici e infermieri: in 14 regioni su 21 c’è una carenza di personale e quindi l’assistenza ai pazienti con disturbi mentali è insufficiente.VA RIPENSATO UN MODELLO DI CURA DEI PAZIENTI CON DISTURBI MENTALI.A distanza di 40 anni dalla Legge Basaglia, bisogna fare un bilancio. E’ necessario intervenire per coprire eventualmente i ‘buchi’ che ha lasciato quella Legge e soprattutto intervenire con UN PIANO NAZIONALE SULLA CURA DEI DISTURBI MENTALI che assicuri le RISORSE PER RAFFORZARE LA GAMBA DEL SOCIALE e garantisca una PRESA IN CARICO A 360 GRADI DEL PAZIENTE, nella quotidianità, in modo tale da addossare il problema sulle famiglie”.

 

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