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Food & Beverage
A ROMA LA SETTIMA EDIZIONE DI SHOWRUM ITALIAN FESTIVAL
Settembre 2, 2019
Food & Beverage / home / Uncategorized
Di redazione. Si terrà a Roma, domenica 13 e lunedì 14 ottobre 2019, presso il Centro Congressi dell’A.Roma – Lifestyle Hotel & Conference Center (via Giorgio Zoega, 59) la settima edizione di ShowRUM – Italian Rum Festival, uno dei più importanti eventi al mondo e primo in Italia dedicato ai distillati di canna da zuccheo. La rassegna, promossa da Isla de Rum in collaborazione con SDI Group, è diretta da Leonardo Pinto, riconosciuto a livello mondiale come uno dei maggiori esperti di rum in Europa. Oltre 3500 partecipanti lo scorso anno, più di 50 Paesi coinvolti e centinaia di etichette di rum in esposizione sono i numeri del successo del festival, che ha saputo conquistarsi negli anni una risonanza internazionale come punto di riferimento per il settore. Oltre alla vasta area espositiva, saranno protagoniste le degustazioni guidate delle più grandi etichette presenti sul mercato italiano e internazionale, che permetteranno ai visitatori di compiere un affascinante viaggio nel variegato mondo del rum. Quindi i cocktails, con il bar della rassegna, in pieno stile tropicale, curato dal bar manager Paolo Sanna, in collaborazione con il Singita Miracle Beach. Tra le iniziative dell’evento, il riconoscimento ShowRUM Taster of the Year 2019, assegnato quest’anno a Marco Simon Mardones di Modena e Mattia Sacco di Brindisi, per essersi distinti nell’esame di degustazione del RUM MASTER di Isla de Rum. Il premio giunge alla sua terza edizione ed è dedicato a Silvano Samaroli, ‘Signore degli Spiriti’ e storico membro della giuria della STC – ShowRUM Tasting Competition. Torna anche la consueta STC – ShowRUM Tasting Competition, unica Blind Tasting Competition italiana dedicata a Rum e Cachaca, nella quale i distillati vengono divisi per anni di invecchiamento e per alambicchi di provenienza, oltre che per tipologia di materia prima. Unica al mondo, inoltre, a premiare solo il Best in Class per ogni categoria. Tra i premi, quello dedicato al Best Packaging. La settimana di ShowRUM sarà accompagnata dalla ShowRUM Cocktail Week, format ideato da Cleide Bianca Strano e realizzato in collaborazione con Head to Head Bartender Competition. La Cocktail Week si svolge da mercoledì 9 a lunedì 14 ottobre in dodici tra i migliori locali di Roma. Al termine della settimana, una giuria guidata da Giorgio Fadda ed Alexander Frezza proclamerà il Drink Ufficiale della ShowRUM Cocktail Week 2019 tra i signature proposti. Dai bartender ai grandi buyer, passando per i Market Influencer, gli importatori, i distributori, la stampa e i blogger, oltre agli appassionati e ai neofiti del rum animeranno la rassegna che prevede il tradizionale Trade Day, lunedì 14 ottobre, giornata interamente dedicata agli operatori e professionisti del settore, focalizzata sulla formazione professionale, ricca di appuntamenti e seminari con ospiti d’eccezione. ShowRUM 2019 è organizzato da ShowRUM srl e Isla de Rum in collaborazione con SDI Group e si avvale della sponsorship di Fentimans e Acqua Claudia, e della partnership di Head2Head, Singita Miracle Beach e Studio Futuroma. Locali della cocktail week: Baccano, Banana Republic, Chorus Cafè, Drink Kong, Freni e Frizioni, Julep Herbal & Vermouth Bar Hotel de la Ville Rocco Forte Hotels, La Zanzara, Makai Surf & Tiki Bar, Marco Martini Restaurant & Cocktail Bar, Meccanismo, Pimm’s Good, Tyler – Ponte Milvio...
ITALIA:PRIMO PRODUTTORE DI BIRRA IN AMBITO UE
Agosto 6, 2019
Agroalimentare / Food & Beverage / home
Con un 21% di aumento, l’Italia si posiziona leader in ambito Ue per il maggiore incremento di produzione di birra nel 2018. A rilevarlo è Eurostat in occasione della giornata internazionale della birra celebrata il 2 agosto. La graduatoria sugli aumenti di produzione dell’ufficio statistico dell’Unione europea colloca al secondo posto l’Ungheria (11%) e la Repubblica Ceca (6%). Il report indica che la produzione di birra Ue è stata di 39 miliardi di litri nel 2018, pari a 76 litri per abitante. La classifica per Paesi produttori vede al primo posto la Germania con una produzione di 8,3 miliardi di litri (pari al 21% della produzione totale dell’Ue) seguita da Regno Unito (4,5 miliardi di litri prodotti, 12%), Polonia (4,0 miliardi di litri, 10%), Spagna (3,6 miliardi di litri, 9%), Paesi Bassi (2,4 miliardi di litri, 6% ) e Belgio (2,4 miliardi di litri, 6%). I Paesi Bassi, con 1,9 miliardi di litri di birra, sono il più grande esportatore di birra di tutti gli Stati membri dell’Unione, davanti a Belgio e Germania (entrambi 1,6 miliardi di litri), seguiti dalla Francia (0,6 miliardi di litri ) e il Regno Unito (0,5 miliardi di litri). (ansa) ...
ITALIANI IN VACANZA? SPENDERANNO 6,5 MILIARDI PER MANGIARE
Luglio 31, 2019
Economia / Food & Beverage / home
I 24 milioni di italiani in vacanza quest’estate, di cui 11 milioni solo ad agosto, spenderanno per mangiare 6,5 miliardi di euro, dove pranzi e cene in locali e ristoranti si confermano la prima voce di spesa nel budget dei turisti. A tracciare il primo bilancio del settore è la Federazione dei pubblici esercizi (Fipe). Si tratta di numeri importanti, ma non sufficienti a fornire un quadro positivo dei consumi dei due mesi già conclusi e neppure di quello che sta per iniziare. “Anche quest’anno la stagione estiva, complici le sempre più ricorrenti condizioni meteo sfavorevoli ha faticato a prendere il via – commenta il presidente della Fipe, Lino Stoppani – ma il meteo da solo non basta a spiegare un quadro di pessimismo così accentuato tra i nostri imprenditori; il clima di incertezza che si respira è la vera zavorra che impedisce ai consumi, anche a quelli turistici, di spiccare il volo”. Tra i ristoratori i pessimisti superano di molto gli ottimisti. Se i risultati di giugno sono in linea con quelli dello scorso anno, è a luglio che la valutazione diventa più negativa, con un saldo negativo del 21% tra chi ritiene che il mese sarà migliore dell’anno scorso e chi peggiore; percentuale che ad agosto cala a -15,8%. È tuttavia sul turismo interno che i giudizi sono più cauti: il saldo tra chi dice che sono in aumento e chi in flessione è pari a -9,6%; percentuale che invece risulta positiva per gli stranieri del 5,7%. Per quanto riguarda le aspettative della ristorazione, secondo la Fipe, il saldo tra chi si aspetta una stagione migliore dell’anno scorso e chi peggiore è pari a -22%.(Ansa)...
IN SVIZZERA SI BEVE VINO MADE IN ITALY. IL 60% E’ IMPORTATO.
Maggio 14, 2019
Food & Beverage / home
Cresce in Svizzera l’appeal del vino made in Italy E’ il quarto mercato di sbocco per il prodotto italiano Roma, (askanews) – “Dati positivi per l’Italia. Siamo leader per l’export di vino in Svizzera, il quarto mercato per i nostri prodotti, con un trend ancora in crescita. Il 20% dei bianchi, il 44% dei rossi provengono dal nostro Paese e l’importazione di Prosecco è cresciuta del 90%. Una piazza sicuramente consolidata, ma dinamica, che ha voglia di conoscere le produzioni italiane di qualità”. Lo sottolinea Confagricoltura che ha inaugurato ieri, a Zurigo, nell’ambito delle iniziative di Confagri Promotion per l’OCM Vino, degli incontri professionali mirati con operatori dei cantoni svizzeri tedeschi per far conoscere le produzioni di quattordici aziende provenienti dal Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Campania. Appassionati dell’Italia e dell’enoturismo, gli svizzeri sono al quarto posto nella classifica mondiale per consumi medi pro capite, in un mercato in salute che non conosce crisi, con una produzione interna insufficiente, tanto che il 60% del vino è importato. I consumatori apprezzano le nostre etichette, sono orientati verso le nostre produzioni di alto livello e i prezzi medi d’importazione (dati 2018) sono 6 franchi svizzeri (5,29 euro) per i bianchi, 8,10 (7,14 euro) per i rossi e 10,70 (9,44 euro) per le bollicine. La grande attenzione all’ambiente e agli aspetti ecologici traina il mercato dei vini biologici, che è in forte crescita. Prossimi appuntamenti di Confagri promotion per accompagnare le aziende vitivinicole nel processo di sviluppo ed internazionalizzazione saranno negli Usa ed in Giappone....
DAZI GUERRA USA CINA. IL VINO ROSSO IN CRESCITA
Maggio 14, 2019
Food & Beverage / home
Il vino italiano potrebbe avvantaggiarsi della guerra commerciale tra Usa o Cina, dopo che le esportazioni Made in Italy nel gigante asiatico hanno messo a segno un aumento record nel 2019 dell’11%. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al primo mese dell’anno, divulgata in occasione dell’annuncio dei superdazi cinesi nei confronti di beni importati dagli Stati Uniti per un totale di 60 miliardi di dollari, tra i quali un lunga lista di alimentari e bevande. Le spedizioni di vino statunitense in Cina si sono ridotte del 25% nel 2018 a causa delle tensioni tra i due Paesi, mentre l’Italia nello stesso periodo ne ha venduto per 127 milioni di euro, collocandosi al quarto posto tra i principali fornitori dopo Francia e anche Australia e Cile che godono di intese commerciali a dazi zero. Per effetto di una crescita ininterrotta nei consumi, la Cina, precisa la Coldiretti, è entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano più vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. Un mercato dunque strategico per i viticoltori italiani che può essere rafforzato grazie all’accordo sulla Via della Seta. In realtà, sottolinea la Coldiretti, è lunga la lista dei prodotti agroalimentari statunitensi colpiti dalla ritorsione cinese e riguarda tra l’altro acqua minerale, frumento, carne, succhi di frutta, olio di oliva, gelati, pasta all’uovo, marmellate, pesche sciroppate e conserve di pomodoro, tutte voci molto importanti dell’export agroalimentare made in Italy. (ANSA)....
COLDIRETTI E FEDERBIO RIFORMANO IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONI
Aprile 8, 2019
Food & Beverage / home
Per garantire la qualità di tutti prodotti biologici e assicurare la tutela contro le frodi è nato il protocollo d’intesa tra Coldiretti e Federbio che prevede iniziative comuni per una riforma del sistema di certificazione di settore che garantisca la massima integrità e capacità di prevenzione delle frodi oltre che la massima trasparenza delle informazioni lungo tutta la filiera anche nel caso di prodotti importati. Si prevedono anche una semplificazione radicale degli adempimenti a carico degli operatori del settore biologico e biodinamico nazionale, iniziative di formazione, comunicazione e promozione rivolte alle scuole e ai cittadini, messa in campo di nuovi servizi per le aziende. “L’aumento costante in doppia cifra dei consumi che prosegue ormai da un decennio e il fatto che sempre più aziende vitivinicole si rivolgano al metodo di produzione biologico impongono di tenere alta l’attenzione perché la qualità di quanto si versa nel bicchiere sia all’altezza delle aspettative dei consumatori” ha spiegato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza di “continuare a lavorare sulla trasparenza per salvaguardare i primati del vino biologico made in Italy“...
NOVE ITALIANI SU DIECI CONSUMANO OLIO EXTRAVERGINE
Aprile 8, 2019
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Da Nord a Sud l’olio extravergine è il re della tavola degli italiani ed è diventato un’abitudine di consumo. Secondo una ricerca Sol&Agrifood, presentata in collaborazione con Nomisma al salone dedicato alle produzioni di qualità alla fiera di Verona, oltre 9 italiani su 10 consumano olio di oliva, e 2 su 3 lo acquistano più volte al mese, selezionandolo in base all’origine, ancor prima del brand e del prezzo. Complessivamente, nel periodo 2010-2017, è cresciuto (+77%) il valore dell’olio extravergine, col giro d’affari dell’oro verde che passa da 65 a 115 milioni di euro. Secondo l’indagine Nomisma, due italiani su dieci comprano alimenti Dop-Igp abitualmente. Questa propensione all’acquisto e la sensibilità nei confronti dei marchi certificati sono maggiori nelle grandi città e in generale nel Centro Italia. Anche per i consumatori sui mercati esteri il cibo di qualità ha grande appeal: sia negli Emirati Arabi, che in Regno Unito e in Cina, circa 4 consumatori su 10 affermano, secondo indagini multi-country di Nomisma, che il nostro cibo e il nostro vino sono in assoluto i prodotti più rappresentativi del made in Italy, prima ancora di moda, auto e arredamento. I prodotti che più attraggono i consumatori stranieri sono pizza, pasta e olio extravergine di oliva. E la conquista di nuove frontiere di mercato per l’agroalimentare sembra un impegno bipartisan, necessario per imprimere una spinta allo sviluppo commerciale del nostro Paese....
PAESI ARABI RECORD DI ESPORTAZIONI: IN 10 ANNI RAGGIUNTO IL 300%
Aprile 8, 2019
Food & Beverage
Record delle esportazioni agroalimentari italiane in Qatar cresciute di quasi il 291% (290,6%) negli ultimi dieci anni. E’ quanto afferma la Coldiretti su dati Istat in relazione alla visita del premier Conte nell’ipermercato della catena Lulu del Paese arabo, dove per la prima volta si trovano in vendita prodotti degli agricoltori italiani a marchio Fai “Firmato dagli agricoltori italiani” con un intero spazio a loro dedicato. “Questa area 100% Made in Italy e’ il risultato della collaborazione avviata da Coldiretti attraverso Filiera agricola italiana con le autorita’ del Paese arabo per favorire la diffusione dei veri prodotti della dieta mediterranea fra cui olio extra vergine di oliva, riso, formaggi, salse, sughi, pasta, miele, dolci, biscotti, spumante analcolico e presto arrivera’ anche il pecorino”, annuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in Sardegna all’incontro di agricoltori, allevatori e pastori con il Vicepremier Matteo Salvini e il neogovernatore Christian Solinas....
CINA CRESCIUTE LE ESPORTAZIONI DI VINO DEL 548%
Aprile 8, 2019
Food & Beverage
Sono cresciute del 548% le esportazioni di vino Made in Italy in Cina negli ultimi dieci anni, segnale di un crescente apprezzamento dei prodotti italiani da parte del gigante asiatico. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat, in occasione del primo accordo firmato alla vigilia del Vinitaly dalla Coldiretti nella propria sede di Palazzo Rospigliosi con le autorita’ della popolosa provincia di Guizhou nell’ambito della Via della Seta, la partnership fra Cina e Italia avviata a Roma durante la visita del presidente cinese Xi Jinping. “La Cina rappresenta un mercato di grande potenzialita’ per il settore agroalimentare e i prodotti e la qualita’ italiane hanno importanti possibilita’ di sviluppo....
EFFETTO BREXIT? SI MANGERÀ’ SEMPRE ITALIANO
Aprile 8, 2019
Food & Beverage
L’effetto scorte alimentari in Gran Bretagna in vista della Brexit fa volare le esportazioni tricolori. A gennaio 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, le vendite sono aumentate del 17,3%, a fronte di un aumento a livello mondiale del 5,9%. Il settore primario, invece, ha perso l’1,8%. Sono i primi dati dell’anno ufficializzati all’ANSA da Federalimentare, alla vigilia di Cibus Connect, fiera dedicata al meglio del ‘food made in Italy’ in programma a Parma 10 e 11 aprile. “E’ una chiara conseguenza della Brexit che ha messo in moto una serie di operazioni speculative”, commenta il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, “certo, la situazione fa paura ed è preoccupante per tutti i nostri settori made in Italy, a partire dal vitivinicolo con una quota del 26%. Penso però anche che ai nostri prodotti la classe medio alta non rinuncerà mai, essendo sempre disposta a pagare qualche cosa di più”. Quello che preoccupa maggiormente, secondo il manager, è “la scellerata disciplina della etichettatura a semaforo, inaugurata proprio nel Regno Unito, una concorrenza che attacca solo quelli bravi e noi lo siamo come ci viene confermato dai numeri”. La Gran Bretagna, quarto mercato del food and beverage italiano dietro Germania, Usa e Francia, ricorda Federalimentare, ha mantenuto negli ultimi anni un solito e costante tasso di espansione. Nel 2018 ha raggiunto 3.404 milioni, con una crescita dell’1,5% sull’anno precedente, a fronte di 41.299 milioni di vendite raggiunte nel mondo (+1,4%). Bene anche il saldo dell’interscambio dell’industria alimentare oltre Manica: con un import di 564 milioni ha generato un attivo di 2.475 milioni, in crescita del 3% sul 2017. Quanto alle principali voci dell’export 2018, ricorda Vacondio, in attesa di avere la classifica di gennaio 2019, sono l’enologico con 846 milioni (+1,8%), gli ortaggi trasformati con 356 milioni (+2,2%) e il lattiero-caseario con 261 milioni (+3,6%). Crescita a due cifre per i comparti acquaviti e liquori (+37,7%) e acque minerali e gazzose (+21,2%). Qualche segno meno invece per pasta con 317 milioni (-0,2%), dolciario con 316 milioni (-0,5%) e carni preparate con 173 milioni (-1,7%). Una marginale perdita, spiega Federalimentare, dovuta ad una leggera svalutazione della sterlina. Sul fronte primario, infine, l’export 2018 oltre Manica ha raggiunto 365 milioni di euro in calo del 5,7%, allineandosi a -5,8% a livello mondo; una diminuzione determinata per lo più dai prodotti vegetali che hanno perso il 7%. (ANSA)...
DALL’AMARO AL PROSECCO: IL GRUPPO CAFFO CONQUISTA IL FRIULI
Aprile 6, 2019
Food & Beverage
Il gruppo Caffo , noto per la produzione dell’amaro del Capo, e San Marzano Borschi, acquisisce l’antica distilleria Mangilli in Friuli che produce vino e prosecco .In occasione del Vinitaly presenterà il Prosecco Mangilli, che consente al Gruppo di entrare in un segmento di mercato particolarmente positivo per questa categoria di prodotto.”L’azienda Caffo, che ha sede in Calabria, a Limbadi, reduce dai premi ricevuti in Germania, all’Annual Berlin International Spirits Competition, celebrerà la partecipazione all’evento dedicato al vino, presentando altre due novità: la grappa Furlanina, 42 gradi, in versione “gentile” (grappa giovane) ed invecchiata in fusti di legni diversi, e la Grappa Mitica Mangilli in due versioni: Friulana tradizionale a 50 gradi e Mitica riserva Stravecchia Barricata in rovere. “Questa strategia rientra nella storia delle acquisizioni del gruppo – afferma l’amministratore dell’azienda Nuccio Caffo – da sempre impegnato a sostenere e preservare la tradizione liquoristica e distillatoria ‘made in Italy’....
IL VINO, IL PRODOTTO MADE IN ITALY PIÙ’ ESPORTATO
Aprile 6, 2019
Food & Beverage
In aumento la produzione di vino:48,5 milioni di ettolitri. L’italia cosi conquista un primato mondiale davanti alla Francia, (46 milioni di ettolitri) e alla Spagna (41 milioni di ettolitri). Si tratta di un risultato praticamente in linea con la media dell’ultimo decennio. La produzione, dal punto di vista qualitativo sarà destinata per oltre il 70% dedicata a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola. ”Il vino italiano è il prodotto agroalimentare più esportato all’estero dove ormai sono stappate la maggioranza delle bottiglie Made in Italy’‘ ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che ”il settore è cresciuto scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità che rappresentano un modello di riferimento per la crescita dell’intero agroalimentare nazionale....
CONTO ALLA ROVESCIA PER IL TANTO ATTESO VINITALY
Aprile 5, 2019
Food & Beverage
Parte domenica con numeri da record il Vinitaly 2019 che raggiunge quota 4600 espositori, il numero di aziende più alto di sempre, da 35 Paesi per un totale di oltre 16mila etichette di vino e distillati a catalogo, su un’area di taglia XXL: 100mila metri quadri alla Fiera di Verona dal 7 al 10 aprile. Anche il programma è no limits, dopo la premiazione Operawine, sabato a Palazzo della Gran Guardia, dei 100 migliori produttori italiani secondo il giudizio di Wine Spectator, si apre un ricco cartellone che spazia dalla promozione della cultura e del business del vino made in Italy fino ad una riflessione da parte del settore vitivinicolo e oleario sulle incognite della Brexit e della Pac post 2020 e sulle potenzialità delle colture sostenibili. L’internazionalità resta la cifra di questa fiera che nell’ultima edizione, come ricordato dal direttore generale Veronafiere Spa Giovanni Mantovani, ha registrato 128mila operatori professionali presenti dei quali 32 mila top buyer esteri provenienti da 143 Paesi, e che può contare quest’anno su ulteriori risorse per l’incoming di acquirenti da tutti i continenti. Il nuovo salone Vinitaly Design e l’Organic Hall, l’agora’ dei vini naturali e bio, sono le novità del 53/mo Salone internazionale del vino e dei distillati che si apre a pochi giorni dalla firma da parte del ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio di due importanti decreti per il comparto vitivinicolo, che peraltro hanno trovato unanime consenso già in Conferenza Stato Regioni: l’Ocm vino per la promozione all’estero e quello sull’Enoturismo. “Si apre una nuova stagione con grandi opportunità e occasioni di crescita per tutta la filiera” ha detto il ministro Centinaio nell’apporre la sua firma sulle Linee guida per l’esercizio dell’attività enoturistica. “Raccontiamo finalmente – ha sottolineato – i territori e le sue eccellenze. Un passo avanti importante, atteso, necessario per regolamentare il settore e promuovere il rapporto tra territorio, prodotti agroalimentari e turismo, soprattutto nelle aree interne e nelle zone a forte vocazione vitivinicola”. Nella giornata inaugurale sono attesi la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, il ministro Centinaio, il commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan, e il vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sempre domenica 7 aprile, ma nel pomeriggio, sarà in visita ufficiale anche il premier Giuseppe Conte. Sarà a Vinitaly nella mattinata di lunedì 8 aprile il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio. Mentre il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha confermato la sua presenza martedì 9 aprile (Ansa) ...
VINITALY ASSEGNA L’ETICHETTA DELL’ANNO AD UN VINO SICILIANO
Aprile 5, 2019
Food & Beverage
Il premio “etichetta dell’anno 2019” è stato assegnato all’ “ETNA DOC ROSSO CONTRADA SANTO SPIRITO 2015” DI PALMENTO COSTANZO (CATANIA).“Il tema del packaging è sempre più centrale, con il design che integra la comunicazione del vino”, questo lo spirito del Vinitaly Design Int’l Packaging Competition, espresso dal presidente di giuria Cristiano Seganfreddo dopo l’assegnazione dei premi della 23^ edizione del concorso, svoltasi ieri a Verona. La competizione, organizzata da Veronafiere/Vinitaly ha lo scopo di evidenziare il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine d’oliva (bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino, ecc.) premiando e stimolando lo sforzo delle aziende al continuo miglioramento della propria immagine. La realizzazione del concorso integra il progetto del nuovo salone Vinitaly Design all’interno di Vinitaly (7-10 aprile – www.vinitaly.com). “Veronafiere promuove una nuova visione del vino, perché la progettazione dell’immagine risponde sia alle richieste del consumatore, sia delle cantine di promuovere in maniera adeguata i propri prodotti anche sui social e in mercati diversi tra loro per cultura e sensibilità”, spiega Seganfreddo. Per questo, ha concluso Seganfreddo, “occorre abbandonare i facili riferimenti al passato”, come ha fatto la cantina siciliana Palmento Costanzo, vincitrice del premio speciale “Etichetta dell’anno 2019, che con il suo “Etna Rosso Contrada Santo Spirito 2015” ha proposto “un legame non convenzionale e retorico” con l’Etna.I campioni iscritti al 23° Vinitaly Design International Packaging Competition sono stati 255, distribuiti nelle 13 categorie previste dal regolamento, con l’aggiunta, da quest’anno, della birra e della categoria vermouth e altri vini aromatizzati. Nuovo anche il premio “Etichetta GDO”, assegnato alla bottiglia che secondo la giuria meglio risponde all’esigenza di emergere sullo scaffale della grande distribuzione. Vincitore 2019 è il “Montepulciano d’Abruzzo doc Costa del Mulino 2015” della Cantina Frentana in provincia di Chieti. Le bottiglie vincitrici saranno esposte durante Vinitaly, nella Galleria Arena tra i Padiglioni 6 e 7, in una speciale esposizione allestita con gli arredi e i complementi proposti dagli espositori di Vinitaly Design, per riprodurre i luoghi del consumo e della degustazione dei vini. Oltre al presidente di giuria Cristiano Seganfreddo, innovatore e imprenditore creativo, esperto internazionale di design, la commissione dell’edizione 2019 del concorso è stata composta da: Alessandra Corsi (direttore marketing GDO), Luca Fois (designer), Paolo Massobrio (giornalista) e Chiara Tomasi (designer)....
Vino, Centinaio: Erogati 100 mln per promozione vitivinicola in paesi terzi
Aprile 5, 2019
Food & Beverage
Vino, Centinaio: Erogati 100 mln per promozione vitivinicola in paesi terzi Roma, 3 apr. (LaPresse) – “Il vino è uno dei settori trainanti del nostro agrifood a livello nazionale e internazionale e può essere la leva di avvio per lo sviluppo dei territori. In campo di promozione vitivinicola il ministero è impegnato nell’attuazione del’ocm vino. In base a tale norma e al piano nazionale sono erogati 100 mln di euro di contributi per la realizzazione di iniziative di promozione del vino per i mercati dei paesi terzi, contributi che coprono i costi sostenuti dai beneficiari al 50%. Al ministero compete il 30% della gestione delle risorse, il 70% è gestito da regioni e province autonome”. Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e turismo, Gian Marco Centinaio, rispondendo durante il question time alla Camera a una interrogazione della Lega sulle iniziative volte a promuovere, anche all’estero, il settore vitivinicolo italiano...
Martina Caruso è la Chef donna dell’anno per la Michelin
Marzo 4, 2019
costume e società / Cultura e Turismo / Food & Beverage / Uncategorized
Chef Martina Caruso Il prestigioso premio è stato conferito a Martina Caruso, classe 89. La giovane chef dirige l’albergo ristorane Signum a Salina, in una delle sette affascinanti Isole Eolie. Un talento straordinario quello della giovane, che riesce ad incantare i suoi clienti. Armonia, gusto ed unicità sono i suoi ingredienti. Serve in tavola la sicilianità. Contrasta sapori e consistenze. Ma sopratutto, come lei stessa ha dichiarato, si ispira a terre lontane per evocare il gusto dell’infinito. Ha lavorato a Londra, da Jamie’s Italian di Jamie Oliver, da Antonello Colonna e da Pipero al Rex a Roma, alla Torre del Saracino di Gennaro Esposito a Vico Equense. Conclusa la sua esperienza ha deciso di ritornare nella sua terrà per dedicarsi alla sua passione: una cucina fatta di amore...
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