News NewsARDITA SVELA LA MUTAZIONE MAFIOSA: NASCE COSA NOSTRA S.p.AFebbraio 12, 2020NewsDi Katia La Rosa. Si infiltra, striscia e si mimetizza. Come una spira famelica che cambia pelle, la mafia si è trasformata, sul modello catanese, in una grande impresa, potente ed organizzata, insinuandosi silenziosamente nel tessuto economico. Un’analisi profonda ed arguta, che racconta con coraggio la metamorfosi di un’organizzazione criminale, che “oggi si nutre di concorso esterno”. Il magistrato Sebastiano Ardita, membro del Csm di Autonomia e Indipendenza, traccia l’evoluzione di un sistema che non si fonda più su omicidi, violenze ed intimidazioni, ma corruzione e collusione. “Cosa Nostra S.p.A.” edito da Paper First, è l’ultimo saggio del procuratore siciliano che prosegue dopo “Catania Bene”, nello svelare il governo mafioso pronto a dare l’assalto a finanza e politica. Dieci capitoli che ripercorrono le tappe di una storia criminale e violenta che ha marchiato a sangue la Sicilia caratterizzando uno dei periodi più bui della storia italiana. Ricordi, aneddoti, racconti, riferimenti ad inchieste giudiziarie che hanno messo alla sbarra i potenti di “Cosa Nostra”, animano il libro che riesce a descrivere ciò “ che non ha un corpo”, ma ha solo un “nome”:mafia. “Dopo le stragi del 1992, scrive Ardita, Cosa nostra ha cambiato pelle. È scesa a patti con la politica lasciandosi alle spalle la stagione del sangue e delle morti eccellenti. E così ha riorganizzato le proprie fila secondo il “modello catanese” dove mafia e Stato vanno da sempre a braccetto. Niente più omicidi ma ricerca di nuove relazioni. Mentre si sono ridotti i fenomeni mafiosi visibili, si sono invece moltiplicate e fatte più aggressive le espressioni antimafiose. Nasce così Cosa nostra SpA, che incrocia il suo enorme fatturato con gli interessi dei colletti bianchi che governano multinazionali, enti e istituzioni pubbliche”. Una mafia che investe, una mafia che cambia abito, una mafia che indossa l’antimafia. Nel saggio, il magistrato siciliano, dedica anche un capitolo al modello Montante: “Che dietro l’antimafia si muova la mafia – come abbiamo visto – è raro ma possibile. Più spesso può accadere che dietro l’etichetta antimafia non si muovano i mafiosi, ma veri e propri gruppi di potere, intenzionati a modo loro a contrastare alcune forme di criminalità mafiosa. Ma questi non hanno niente da spartire con l’antimafia, intesa nel senso di movimento antagonista e di denuncia delle oscure trame che legano la mafia e i poteri”. Ardita senza paura, svela anche verità scomode e spesso taciute: “pezzi di istituzioni e di economia da sempre hanno tenuto in piedi Cosa nostra e le sue ambizioni di potere”. Non è solo un libro di mafia, ma una lettura illuminante, in cui traspare l’uomo ed il magistrato. Il saggio si rivela un “codice” per interpretare e comprendere lo schema di un modello criminale, che approfondisce anche argomenti “off limits” negli ambienti istituzionali. Un racconto che travolge e coinvolge. Ardita, che ha vissuto i suoi racconti, ha osservato con “occhi lucidi” quell’umanità corrotta, macchiata di sangue ed oggi collusa, ha capito tutto: “la tappa finale era la creazione del rapporto stabile mafia-Stato, l’unica vera simbiosi per rendere invincibile Cosa nostra e munirla di adeguati strumenti di ricatto”. Attraverso la storia, ha letto il presente per decifrare il futuro. Dopo 4 giorni (a Catania è arrivato il 7 Febbraio) Cosa nostra Spa è andato esaurito ed è stata effettuata la prima ristampa. L’autore. Sebastiano Ardita è un magistrato italiano. Ha iniziato la sua carriera come sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, divenendo poi componente della Direzione distrettuale antimafia, dove si è occupato di criminalità organizzata di tipo mafioso, di inchieste per reati contro la pubblica amministrazione e di infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti e forniture. Come consulente della Commissione parlamentare antimafia della XIII Legislatura ha redatto il documento relativo all’indagine sulla mafia a Catania. È stato direttore generale dell’ufficio detenuti, responsabile dell’attuazione del regime 41bis e procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Messina. Oggi è membro del Csm di Autonomia e Indipendenza, È autore di Ricatto allo Stato (Sperling & Kupfer 2011) e di Catania bene (Mondadori 2015).... Al CONVEGNO ATTI VESSATORI E PERSECUTORI IN AMBITO CIVILE E PENALE SARA’ PRESENTATO IL PRIMO MASTER SULLA VIOLENZA DI GENEREGennaio 23, 2020Formazione e Ricerca / home / NewsDi Redazione. Si terrà mercoledì 29 gennaio, dalle ore 15.30 al Tribunale di Velletri – Aula Polifunzionale (Piazzale Giovanni Falcone 1) il convegno “Atti vessatori e persecutori in ambito civile e penale” organizzato dall’Associazione EMotivAzione e patrocinato dal Consiglio regionale del Lazio, in collaborazione con l’università telematica Pegaso, l’Ordine degli avvocati di Velletri, l’UniCESD, l’Associazione TIF (Tradizione Innovazione Forense) e l’Associazione Co.tu.le.vi (Contro Tutte le Violenze). Nel corso dell’evento, verrà presentato il master PEGASO di I Livello in “Violenza interpersonale, bullismo, mobbing e stalking”. Il convegno, moderato dall’avv. Gaetano Parrello, Consigliere Ordine degli avvocati di Velletri, sarà introdotto dal prof. Luigi Iavarone, Presidente associazione EMotivAzione, con i Saluti istituzionali del dr. Mauro Lambertucci, Presidente del Tribunale di Velletri, dell’avv. Lia Simonetti, Presidente Ordine avvocati di Velletri, del dr. Federico Conte, Presidente Ordine psicologi del Lazio, degli onorevoli Francesco Zicchieri e Marco Silvestroni della Camera dei Deputati, dell’on. Giuseppe Emanuele Cangemi, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e dell’avv. Adriano Perica, Direttore Scuola Forense – Ordine avvocati di Velletri. A seguire, gli interventi del dr. Fabio Massimo Gallo, Presidente Vicario Corte di Appello di Roma, della dr.ssa Daniela Iozzi, psicologa e psicoterapeuta, dell’avv. Cristina Spagnolo, avvocato penalista, dell’avv. Alessandro Valerio, avvocato civilista e del prof. Carlo Pisani, Ordinario di diritto del lavoro università di Tor Vergata. La conclusione è affidata al prof. Calogero Di Carlo, Responsabile delle Sedi Nazionali dell’università Telematica Pegaso.“La violenza è fenomeno in continuo e costante aumento, ha spiegato il prof. Luigi Iavarone, e rappresenta solo la punta di un iceberg di un grande sommerso, perché le vittime difficilmente denunciano chi compie questi atti esecrabili di violenza, dal momento che spesso si tratta di persone a loro molto vicine: familiari, parenti, mogli, amici. Il meccanismo di sopraffazione del più forte sul più debole, si presenta in diversi contesti relazionali: all’interno della scuola (bullismo), sul lavoro (mobbing) e anche nella vita quotidiana (stalking, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale). Il nostro compito è analizzare il fenomeno da un punto di vista sociale, giuridico, medico e psicologico, ma soprattutto, prevenirlo, attraverso un nuovo approccio culturale. L’istituzione di un master sui fenomeni di “violenza di genere” consente appunto di creare competenze sempre più aggiornate e specifiche, volte a contrastare tali fenomeni, anche nella loro matrice tecnologica”. L’esigenza di conoscere e far conoscere la gravità del fenomeno, le sue molte connotazioni per rendere sempre più cosciente l’intera collettività è l’obiettivo che si prefigge l’odierno convegno, nella ferma convinzione che, soprattutto attraverso un’operazione culturale, educativa e formativa, vale a dire attraverso la volontà di un cambiamento di mentalità, è possibile la costruzione di vere, profonde e durature relazioni paritarie. A tal proposito conclude il Presidente Iavarone – il messaggio principale che vogliamo far passare, per porre finalmente argine a questi fenomeni oppressivi e vessatori, è un’efficace ed efficiente azione di educazione preventiva, capace di generare fiducia nella possibilità di un’evoluzione positiva e ricca di sé. Il percorso educativo si sostanzia essenzialmente nel fare ricorso a tre semplici ma fondamentali concetti che rappresentano i veri strumenti di fattiva prevenzione: la Comunicazione emotiva, l’Informazione e la Formazione, e che sin dalla costituzione sono alla base della nostra Associazione. EMotivAzione nasce infatti con lo scopo di promuovere studi, progetti di ricerca e analisi psico-sociali, ad alto contenuto tecnologico ed innovativo, per offrire una formazione scientifica, tecnica e professionale all’altezza dei continui mutamenti della società moderna. La comunicazione pertanto rappresenta il nostro “cuore”: Rendere partecipi gli altri del nostro pensiero, delle nostre Emozioni e Motivazioni, (da qui la parola EMotivAzione, ovvero l’Emozione che Motiva all’Azione) è un principio che abbiamo adottato come valore guida, per la costruzione di una comunità di dialogo intorno a un obiettivo comune, che abbia a oggetto la difesa della persona nelle sue dimensioni: sociale, giuridica ed economica”. L’Associazione EMotivAzione, (www. associazionemotivazione.it) fondata e presieduta dal professore Luigi Iavarone, si fonda innanzitutto sui valori universali dell’Uomo, per cui i diritti umani, la solidarietà, la tutela e il rispetto per la dignità della persona, le pari opportunità e il riconoscimento del merito, sono i principi fondamentali che ne guidano l’azione. La Mission è di accrescere il patrimonio culturale integrando ricerca, cultura e formazione, al fine di fornire un efficace strumento volto allo sviluppo delle dinamiche scientifiche, istituzionali, sociali e del rapporto uomo – ambiente.... MARIA BARRESI PRESENTA IL LIBRO L’ESSENZA DELLA FELICITA’Dicembre 9, 2019NewsMaria Barresi domani nei saloni della Beauty Boutique Kem- Kohl Casa Maria, (Largo Giuseppe Toniolo,7) nel cuore di Roma alle ore 17 presenterà il libro “L’essenza della felicità”. L’autrice, giornalista del tg1, racconta la Calabria nascosta, a volte dimenticata eppur così vera. All’evento parteciperanno: Francesco Giorgino e Gianni Maritati giornalisti RAI e Daniela Marra voce narrante. L’evento sarà Un viaggio di rinascita interiore ambientato in Calabria, un ritorno alle origini racchiuso tra note di Bergamotto, ricordi e scoperte inaspettate. All’incontro parteciperà anche Enrico Buccella, (Maestro Profumiere) che regalerà agli ospiti un’esperienza sensoriale e olfattiva con l’essenza del Bergamotto. L’autrice Maria Barresi, nata a Reggio Calabria, vive e lavora a Roma. Giornalista al tg1, nella redazione cultura e spettacoli, ha vinto, fra l’altro, due edizioni del premio Ilaria Alpi per il giornalismo televisivo e il premio dell’Unione stampa cattolica italiana. Ha già pubblicato ‘Non dire niente’, romanzo sulla storia di una donna che si è ribellata alla violenza, con due edizioni e sei ristampe, e un racconto calcistico ispirato alla storica salvezza del Crotone Calcio in Serie A: ‘Ma il cielo è sempre più rossoblù’. ... MARCO FOLLINI PRESENTA IL LIBRO DEMOCRAZIA CRISTIANA IL RACCONTATO DI UN PARTITODicembre 7, 2019NewsDi redazione. Il prossimo 16 dicembre alle ore 17 nella sede del Rettorato Palazzo Bonadies Lancellotti, (via San Pantaleo 6), sarà presentato il libro del Senatore Marco Follini: “Democrazia Cristiana il racconto di un paritto”. Interverranno: Alessandro Bianchi, Rettore dell’Università Telematica Pegaso, l’autore, Filippo Ceccarelli giornalista de La Repubblica, Maria Elena Boschi, Presidente del gruppo Italia Viva, Camera dei Deputati, già Ministro, delle Riforme. L’incontro sarà moderato da Tommaso Labate, giornalista del Corriere della Sera.... DOMANI AL SENATO NONA ASSISE DELLA SUSSIDIARIETA’Novembre 21, 2019Europa Press / NewsDomani, venerdì 22 novembre sarà affrontato il punto sul ruolo delle autonomie locali e regionali nel rilancio del progetto europeo Roma. Il Comitato europeo delle Regioni e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome organizzano , col patrocinio del Senato della Repubblica, la 9° Assise della Sussidiarietà, che farà il punto sul ruolo delle autonomie locali e regionali nel rilancio del progetto europeo, anche alla luce del caso italiano e della questione dell’ampliamento dell’autonomia regionale. Alle 11.30, nella Sala Caduti di Nassiriya, si terrà una conferenza stampa a cui interverranno: Roberto Ciambetti, Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome – Presidente del Consiglio regionale del Veneto; Karl-Heinz Lambertz, Presidente del Comitato europeo delle Regioni; Antonio Tajani, Presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento Europeo; Antonio De Poli, Questore del Senato della Repubblica Tra i relatori della Assise, in ordine di intervento, il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la Coordinatrice della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio, il Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, la Senatrice Emma Bonino e il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. L’Assise della Sussidiarietà è una conferenza di alto livello organizzata ogni due anni dal Comitato europeo delle regioni per rafforzare la cooperazione inter-istituzionale nella verifica del rispetto del principio di sussidiarietà nell’UE e per promuovere una discussione aperta tra tutti gli attori coinvolti nel monitoraggio e nella messa in pratica della sussidiarietà in Europa.... LE PAVILLON D’OR: A ROMA LA PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA DELLA NUOVA FRAGRANZANovembre 15, 2019Life Style / News / WellnessIl profumo che inebria la poesia. Kem Kohl, in esclusiva, presenterà il prossimo 16 novembre alle ore 17.00, nei locali di via Largo Toniolo, l’ultima fragranza del brand francese DUSITA, creato da Pissara Umavijani. Un evento unico capace di ricreare atmosfere lontane. Pissara, donna molto carismatica, con l’hobby della pittura, ha ispirato tutte le sue fragranze alle poesie del padre, Montri Umavijani famoso scrittore thailandese. Sia la poesia che il profumo stimolano l’immaginazione con richiami sensuali e subliminali. Parfums Dusita usa la poesia di Montri per “illustrare” il romanticismo dei suoi profumi. “La passione per le belle fragranze – ha dichiarato Pissara – inizia con l’amore per l’alta profumeria francese tradizionale e il suo stile. Per questo portiamo la nostra intima familiarità con gli oli profumati, le polveri e le resine della nostra eredità siamese. Per innumerevoli generazioni, le cerimonie tradizionali, religiose e culturali, hanno usato gelsomino, salvia, rosa, benzoino, cera d’api, bergamotto, legno di sandalo e molti altri profumi belli e naturali. Il nostro obiettivo è creare grandi fragranze che non possono essere copiate. Profumi con un vero valore che siano il connubio tra la raffinatezza tradizionale francese e l’eleganza siamese”. Pissara ‘Ploi’ Umavijani nel 2017 è stata insignita del prestigioso premio The Art and Olfaction Awards. Kem Kohl è un progetto ambizioso che supera il concept classico di profumeria trasformandolo in beauty boutique. Un luogo d’incontro esclusivo nel cuore di Roma, in cui prodotti cosmetici ricercati ed innovativi sono i protagonisti di una storia seducente e misteriosa. Dietro l’idea Kem Kohl c’è l’obiettivo di rendere la bellezza un bene prezioso, avvolgendo i clienti in un’atmosfera lussuosa, quasi d’altri tempi. La missione secondo Kem Kohl infatti è mostrare e lasciare emergere in ogni ospite il proprio istinto seducente. Il protagonista è il cliente che merita un luogo tutto suo, dove veri consulenti di immagine si prendano cura di lui e della sua bellezza. Perchè se si sta bene con se stessi, si può star bene anche con gli altri. ... LUCA SACCHI: LA VERITA’ NEI TABULATI TELEFONICINovembre 4, 2019NewsLa svolta potrebbe arrivare proprio dai tabulati telefonici. Sono cinque gli apparecchi sotto esame.Gli inquirenti attendono l’esisto dei riscontri, come scrive oggi il Messaggero, per delineare il perimetro all’interno del quale collocare i protagonisti della rapina finita nel sangue. Luca Sacchi, 24 anni, personal trainer, è stato ucciso la notte del 23 ottobre, in via Latina a Roma freddato con un colpo di pistola, un revolver calibro 38, mai trovato.Restano in carcere Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, accusati dell’omicidio. Il gip di Roma ha convalidato il fermo dei due 21enni di San Basilio e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due indagati a cui sono contestati il concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Il provvedimento arriva al termine di un interrogatorio nel quale i due arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Appropriarsi di quel denaro sarebbe stato l’obiettivo che ha poi portato i due a uccidere Sacchi. E’ quanto emerge dal decreto che ha disposto il fermo dei due. IL CASO VALERIO DEL GROSSO E’ un pasticcere romano, di 21 anni, che avrebbe ucciso Luca Sacchi. In carcere ha chiesto scusa. Si è avvalso però davanti al Gip della facoltà di non rispondere. PAOLO PIRINO E’ il complice di Del Grosso. Il giovane, 21 anni, di San Basilio, con precedenti penali è stato condannato, quando era ancora minorenne a tre anni per spaccio di droga. Lui avrebbe impugnato la mazza da baseball. ANASTASIA KYLEMNYK Fidanzata di Luca Sacchi. Baby sitter di 25 anni. La sera del delitto, ha detto di essere stata colpita con una mazza da baseball. La sua versione è stata definita inattendibile. GIOVANNI PRINCI Amico della vittima, ha precedente penali per droga. Il giovane, avrebbe ricoperto il ruolo di “ponte”tra i due gruppi per l’acquisto di una partita di marijuana.... PENTOLONE MEDIORENTALE RIBOLLENTE.TROPPI CONTI OCCIDENTALI SBAGLIATINovembre 4, 2019home / NewsDi Piero Orteca Torna a ribollire il pentolone mediorientale. Lancio di razzi e bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Il dopo Netanyahu, questione palestinese, e l’iraq che non vuole più americani in casa, mentre generale iraniano Soleimani si occuperà delle rivolte, e l’ayatollah Khamenei rifiuta qualsiasi dialogo con gli Stati Uniti. Israele ANSA – Dopo un periodo di relativa calma, una pioggia di razzi lanciati da Gaza è tornata a due riprese a colpire il sud di Israele Nella risposta dell’esercito israeliano contro postazioni di Hamas in tutta la Striscia, un palestinese – secondo fonti mediche di Gaza – è stato ucciso e altri due feriti. Iraq ANSA – Un manifestante iracheno è stato ucciso e altri dieci feriti a Baghdad, nelle proteste anti-governative in corso da un mese. Secondo le fonti nelle ultime 72 ore sono rimasti uccisi 9 manifestanti. Dal 1 ottobre sono più di 250 i civili uccisi dalla repressione delle proteste. Siria ANSA – E’ di almeno 13 morti e 30 feriti il bilancio dell’esplosione di un’autobomba a Tal Abyad, località strategica al confine tra Siria e Turchia passata sotto il controllo di Ankara. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Tra le vittime ci sarebbero civili e miliziani filo-turchi. Iran ANSA – “Sbagliato pensare che avere un dialogo con gli Usa possa eliminare i problemi del Paese”, “Gli Stati Uniti da anni insistono per avere negoziati, ma l’Iran li respinge. Nel mondo c’è chi non si piega alla dittatura americana”: la Guida suprema, Ali Khamenei agli studenti a Teheran. Il vuoto politico del caos Trump La macro-crisi mediorientale ormai riserva una sorpresa al giorno. E questa è una brutta notizia per la diplomazia, perché la fluidità della situazione sul campo e l’estrema confusione che regna nelle Cancellerie contribuiscono a uno stato di squilibrio permanente. Questo significa che può succedere di tutto, da un giorno all’altro. La prima “sorpresa” (ma fino a un certo punto) è arrivata l’altro ieri, col rinfocolarsi delle tensioni tra Stati Uniti e Iran. La guida suprema di Teheran, l’Ayatollah Khameney, ha detto che il dialogo con gli Stati Uniti è “inutile”. E la ricaduta di queste parole si è fatta subito sentire in Irak, con la presa di posizione del generale Soleimani. Iraq, arriva (e comanda) Soleimani Mentre, nella Striscia di Gaza, dopo il lancio di razzi da parte di Hamas l’aviazione israeliana ha colpito duro, dall’altro lato, il generale Hossein Soleimani, comandante in capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane nell’area che va dalla Siria all’Irak, si è presentato a una conferenza stampa del governo di Baghdad, convocata per fare il punto sulle rivolte che stanno insanguinando il Paese che fu di Saddam Hussein. Nota non di poco conto, Soleimani si è seduto a capotavola e ha distribuito bacchettate a destra e a manca, tanto per fare capire chi comanda nelle aree sciite dell’Irak. Dopo al Baghdadi, amici e nemici Il plenipotenziario degli ayatollah è stato corto e netto e ha annunciato che la politica dell’ordine pubblico, per fronteggiare le ribellioni assortite, da ora in poi sarà presa in carico dall’Iran. La dichiarazione di Soleimani è un vero e proprio messaggio di sguincio, lanciato a Trump. E significa: stai attento a come ti muovi, perché in Irak e in Siria ci siamo anche noi e la partita con l’Isis ancora non è chiusa. Tutto questo mentre l’ex Isis confermava sia la morte del califfo al Baghdadi, sia quella del suo portavoce, Abu Hassan al-Muhajir. Sulla testa di al Baghdadi pendeva una taglia di 25 milioni di dollari. Qualcuno se lo è venduto ed è passato poi all’incasso. Califfo Abu Hamza al Qurashi “Radio-califfato” ha annunciato al mondo che il nuovo capo dell’Isis è Abu Hamza al Qurashi, invitando tutti i musulmani a giurargli fedeltà eterna. E lo speaker islamico ha annunciato che la guerra continua. Agli americani ha raccomandato di non gioire, perché torneranno tempi tristi per loro. E anche, è sottinteso, per l’Europa. Al Qurashi è una new entry. Praticamente parliamo di uno sconosciuto. Il suo nome dovrebbe essere un appellativo di battaglia. L’Isis non ha rilasciato ulteriori note biografiche, ma l’appellativo di “al Qurashi” sottintende una sua presunta discendenza diretta dalla tribù del Profeta Maometto. America, hai poco da gioire Il nuovo capo dello Stato Islamico è un veterano della guerriglia contro gli Stati Uniti. Un recente rapporto sul tavolo della Casa Bianca, chiarisce che ancora, tra Iran e Siria sono in campo tra 14 e 18 mila combattenti dell’Isis. Inclusi 3000 “foreign fighters” che potrebbero tornare in qualsiasi momento nei luoghi di provenienza, Europa compresa. A seminare bombe. Secondo “Radio-califfo”, i giorni del terrore vissuti dagli infedeli al tempo di al Baghdadi, “sono niente” in confronto a quello che aspetta gli americani e gli occidentali da ora in poi. Quelli, erano giorni “dolci ”. In futuro, invece, il mondo assisterà a eventi inenarrabili. Insomma, con la morte di al Baghdadi non cambia niente.... IL PRESIDENTE MATTARELLA CONSEGNA LE DECORAZIONI DELL’ORDINE MILITARE D’ITALIAOttobre 31, 2019home / NewsSi è svolta, al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia, conferite nell’anno 2019, in occasione della ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Dopo l’intervento del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso. Il Capo dello Stato coadiuvato dal Ministro Guerini, Cancelliere dell’OMI, ha consegnato le decorazioni agli insigniti: Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino; Generale di Divisione Salvatore Cuoci; Generale di Brigata Gianluca Carai; Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berutti Bergotto; Generale di Divisione Gino Micale; Maresciallo Maggiore Alessandro Giacomelli. Erano presenti il Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, la Vice Presidente della Camera dei Deputati, Mara Carfagna, il senatore Antonio De Poli, Questore del Senato della Repubblica, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, Prima della cerimonia il Presidente Mattarella ha incontrato una rappresentanza di Allievi degli Istituti di Formazione Militare. Di seguito le motivazioni delle decorazioni: Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino – Croce di “Ufficiale” dell’Ordine Militare d’Italia – Ufficiale Ammiraglio Comandante dell’Operazione EUNAVFOR MED – SOPHIA, dotato di spiccate sensibilità politico-diplomatiche e di comando, ha operato costantemente con perspicacia e chiara visione degli obiettivi da perseguire. In un contesto internazionale estremamente articolato e operativamente impegnativo, in accordo con i trattati internazionali, guidava con valore e notevole perizia i propri uomini verso un’efficiente e tangibile azione di contrasto e deterrenza nei confronti dei trafficanti di esseri umani, molti dei quali consegnati all’autorità giudiziaria italiana e numerose imbarcazioni neutralizzate. Contrastava efficacemente il traffico illegale di idrocarburi e di armi da e verso la Libia, consentendo il sequestro di importanti carichi di materiale bellico. Mar Mediterraneo meridionale, maggio 2015 – dicembre 2018 Generale di Divisione Salvatore Cuoci – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Comandante della KOSOVO Force (KFOR), nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise” in KOSOVO, ha assolto l’incarico con straordinaria autorevolezza e pragmatica concretezza. In uno scenario operativo complesso ed instabile, ha guidato le forze dell’Alleanza Atlantica con valore e grande perizia, impiegando sapientemente le varie componenti operative per il pieno raggiungimento degli obiettivi della missione. La sua ferma e risoluta azione di comando unita alle apprezzate capacità diplomatiche tese al dialogo e alla cooperazione ha esaltato il ruolo di KFOR come fattore di stabilità nell’area balcanica, contribuendo in modo tangibile allo sviluppo economico, sociale e politico della regione, garantendo la libertà di movimento a tutti i cittadini del KOSOVO. Pristina (Kosovo), novembre 2017 – novembre 2018 Generale di Brigata Gianluca Carai – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Comandante del Contingente nazionale in HERAT nell’ambito della missione “Resolute Support” in AFGHANISTAN, operava con grande perizia pianificando e conducendo audacemente molteplici attività in favore delle Forze di Sicurezza afghane. In un contesto caratterizzato da difficili condizioni ambientali, forte instabilità e da una costante minaccia terroristica, guidava con coraggio i propri uomini in importanti operazioni finalizzate a incrementare le condizioni di sicurezza e il controllo del territorio nei diversi distretti dell’Area di Responsabilità del Contingente. Ufficiale Generale che, con il suo eccezionale operato contribuiva concretamente a conferire lustro e prestigio alle Forze Armate italiane. Herat (Afghanistan), dicembre 2017 – giugno 2018 Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berutti Bergotto – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Comandante in mare del dispositivo aereonavale multinazionale di sicurezza marittima europea nel mediterraneo centrale nell’ambito dell’operazione europea EUNAVFOR MED – SOPHIA, con spiccate sensibilità politico-diplomatiche e di comando, dava costante prova di brillanti doti di pianificazione, chiara visione degli obiettivi e pregevole lungimiranza. In un contesto operativo particolarmente complesso, in accordo con i trattati internazionali operava, con notevole perizia e valore guidando i propri uomini in numerose azioni di deterrenza alle attività illegali dei mercanti di uomini e di armi, neutralizzando numerose imbarcazioni utilizzate dai trafficanti e consentendo altresì il fermo da parte dell’autorità giudiziaria di molti sospetti scafisti. Mar Mediterraneo meridionale giugno 2016 – aprile 2017 / dicembre 2017 – gennaio 2018 Generale di Divisione Gino Micale – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Comandante dell’Unità di Manovra del Reggimento MSU nell’ambito della missione SFOR (Bosnia-Erzegovina) e Comandante di Battaglione del Reggimento MSU nell’Operazione “Antica Babilonia” (Iraq-Nassiriya), evidenziava elevate doti militari, non comuni capacità operative e indiscusso valore. In Teatri connotati da costante instabilità, pianificava e conduceva, con slancio, grande perizia e senso di responsabilità, attività di controllo del territorio, determinanti per la tenuta dell’ordine pubblico, l’efficace qualificazione delle milizie locali e il conseguimento degli obiettivi di pace. Nonostante la situazione di pericolo, si prodigava con coraggio e determinazione, esponendosi personalmente, in attività di polizia per il contrasto dei traffici illeciti perpetrati da pericolosi gruppi criminali, ripristinando le normali condizioni di vita in ambienti degradati. La sua efficace azione di comando è risultata decisiva per la progressiva formazione della MSU, la cui struttura è divenuta, nel tempo, il modello operativo unanimemente accolto dalla comunità internazionale per tutte le attività di polizia di stabilità, elevando il prestigio delle Forze Armate e dell’intera Nazione. Territorio nazionale ed estero, agosto 1998 – novembre 2003 Maresciallo Maggiore Alessandro Giacomelli – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Maresciallo Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, impiegato, fin dal 2000 nelle missioni per il mantenimento della pace condotte nei più critici teatri operativi, offriva un contributo di rilevante spessore per il perseguimento degli obiettivi prefissati, utilizzando, con grande dedizione e professionalità, ogni risorsa per l’assolvimento dei compiti assegnati. Nell’ambito della missione “Antica Babilonia” in Iraq, impiegato in molteplici servizi a presidio dei punti sensibili, in diverse circostanze veniva fatto segno di ripetute azioni di fuoco da parte di miliziani appartenenti a gruppi radicali integralisti. Pur nella consapevolezza di porre a rischio la propria vita, reagiva con determinazione, mantenendo la necessaria lucidità per garantire l’incolumità dei militari affidati alla sua responsabilità. Segnatamente, durante un trasferimento del Governatore provvisorio della provincia di Dhi Qar, rispondeva prontamente al reiterato fuoco ostile, soccorrendo ed affiancando nell’azione di comando l’Ufficiale comandante di Plotone, rimasto ferito. La straordinaria abnegazione e l’elevatissima capacità professionale guadagnavano l’incondizionato plauso delle Autorità locali e internazionali, dando lustro e prestigio alla Forza Armata e all’Italia. Bosnia, Iraq, Israele e Afghanistan, 3 aprile 2000 – 11 luglio 2013. Il Presidente Mattarella lunedì 4 novembre consegnerà a Napoli, nel corso della commemorazione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, le onorificenze OMI alle Bandiere di Guerra....