Di Katia La Rosa Il giovane talento artistico italiano, Federico Lacerna, dipinge le sfumature di un’anima in evoluzione. Venerdì 11 giugno 2021 alle ore 18.30, sarà inaugurata nella galleria Horti Lamiani Bettivò la mostra personale Nel taxi c’è un fiore di Federico Lacerna a cura di Francesca Perti. “Federico Lacerna esplora tra gli interstizi delle cose, negli spazi intermedi, come un rabdomante capta le onde, le vibrazioni del nostro inconscio. La pittura di Lacerna ci porta al centro di un nucleo esistenziale dove il nero e il grigio risplendono nell’esplosione del bianco, in un continuo dialogo tra ordine e disordine. Un lavoro che nasce dall’urgenza del dubbio e dall’incontro/scontro, in un corpo a corpo con la materia, una pittura che nasce dall’esigenza di trovare il perfetto equilibrio tra il suono, i parametri musicali e la traduzione in segno. Il suo gesto non è collettivo, non è politico ma individuale, privato, quasi indecifrabile se non all’artista stesso.
Lacerna non arringa, non si rivolge all’esterno, ma cerca in se stesso il significato dell’armonia, lo scioglimento dei ruoli tensivi, la comprensione del primo esemplare assoluto: l’archetipo che, nella tradizione platonica, altro non è che l’eterno e trascendente modello delle cose sensibili. Lacerna oltrepassa i limiti della forma, la sua azione è precisa, meditata, il colore vibrante, quasi una trascrizione automatica di impulsi inconsci in segni, graffi e magma materico. Le tele ci presentano uno spazio di coinvolgimenti emozionali e magnetici, sono battiti ritmici e convergenti verso un incorporeo centro del cosmo. Federico Lacerna ci fa entrare in un mondo rarefatto che interpreta con la potenza di una pittura che non permette all’occhio dello spettatore di rallentare le proprie percezioni. Un’arte che richiede di lasciare i nostri “vestiti” razionali ai piedi del quadro prima di lasciarci trasportare in una quieta notte.” (testo critico di Francesca Perti)
Federico Lacerna nasce nel 1985 ad Aosta e cresce nel viterbese. Sin dall’infanzia si appassiona alla musica con il piano, il flauto traverso ed i sassofoni, contemporaneamente si dedica alla pittura ed alla fotografia. Si diploma come sassofonista ed ha alle spalle un lungo percorso professionale nell’ambito del jazz e della musica di ricerca. Negli anni incide diversi dischi ed organizza numerose rassegne, eventi e festival. Collabora con i collettivi artistici delle principali città italiane e capitali europee. Nonostante gli impegni musicali non interrompe i suoi studi sul disegno e la pittura alla quale si dedica quasi totalmente dal 2014. In pittura compie un processo di traduzione dei parametri musicali in segni, rapporti fra i colori, graffi e strutture compositive ed indaga sui loro ruoli tensivi mediante una pittura sia astratta che figurativa. Dal 2019 oscilla fra Roma ed il viterbese dove collabora, a Bomarzo con Tommaso Cascella. Tra le principali esposizioni: 2020 Museo archeologico e chiesa di San Domenico – Narni – Luci alla Ribalta – collettiva; 2020 Sala Cavour – Bolsena – “Atelier in Corso” – collettiva; 2019 Galleria Cervo Volante – Bassano in Teverina (VT)- “Il nome delle cose”- personale; 2019 Sala Cavour- Bolsena – “Atelier in Corso”- collettiva; 2018 La Serpara-Civitella d’agliano (Vt) -music perf.; 2017 Body 6 – Berlino – music perf.; 2015 Arte libera tutti – Montefiascone (Vt) -scultura.