GRAVISSIMA DISPARITÀ DI TRATTAMENTO
Mancata erogazione bonus 200 ai percettori di pensioni privilegiate tabellari erogate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze . È vergognoso quanto accaduto ai soci dell’UNMS che hanno avuto la brutta sorpresa di non trovarsi il bonus 200 nel cedolino del mese di luglio. Un malumore generale, evidenzia il Presidente nazionale dell’Unione, Antonino Mondello, che ha già inviato una lettera di protesta a Daniele Franco, Ministro del dell’Economia e delle Finanze.“Com’è noto il decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50, ha previsto una indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori, pensionati ed altre categorie di soggetti”, scrive Mondello nella missiva.“La normativa prevede all’ art. 32 l’indennità per i pensionati ed altre categorie di soggetti titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 35.000 euro.”“Alla luce del dettato normativo le pensioni privilegiate, pur avendo specifiche caratteristiche, sono da ricomprendere nell’ampia dizione “trattamenti pensionistici di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria” sottolinea Mondello”Un diritto che trova conferma nella prosecuzione della lettura del medesimo art. 32 comma 1 secondo cui ” Qualora i soggetti di cui al presente comma risultino titolari esclusivamente di trattamenti non gestiti dall’INPS, il casellario centrale dei pensionati istituito con decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre1971, n. 1388, individua l’Ente previdenziale incaricato dell’erogazione dell’indennità una tantum che provvede negli stessi termini e alle medesime condizioni ed è successivamente rimborsato dall’INPS a seguito di apposita rendicontazione”.Quanto precede evidenzia l’intenzione del legislatore a far rifermento a tutte le tipologie di prestazioni previdenziali obbligatorie e dunque anche alle pensioni in parola.L’interpretazione soggettiva, divenuta ormai consuetudine con la vergognosa aggravante che interessa soprattutto le categorie che dovrebbero essere considerate privilegiate, non può più essere tollerata.Per questo motivo, conclude Mondello, si invita all’immediata corresponsione in favore di tutti gli aventi diritto, appartenenti alla categoria dei titolari di pensione privilegiata tabellare.