KLR Napoli, 17 settembre 2023 – Quattordici anni dopo quel tragico giorno che ha segnato la storia dei paracadutisti della Folgore, Napoli si è riunita in un commosso e solenne ricordo per onorare il Sergente Maggiore dei paracadutisti, Roberto Valente, caduto a Kabul il 17 settembre 2009 insieme a cinque valorosi commilitoni. La giornata commemorativa ha rievocato emozioni e sentimenti profondi, mentre la città si è unita nella memoria di quei sei coraggiosi uomini che hanno sacrificato le loro vite per la libertà e la pace.
Il Sergente Maggiore Valente, insieme al Tenente Antonio Fortunato, al Capo Maresciallo Scelto Matteo Mureddu, al Capo Maresciallo Scelto Davide Ricchiuto, al Capo Maresciallo Scelto Giandomenico Pistonami, e al Parà Capo Massimiliano Randino, hanno perso la vita in un attacco IED lungo la strada dell’aeroporto di Kabul. Le loro morti hanno lasciato un vuoto profondo nelle rispettive famiglie, nella comunità militare e in tutta Italia.
La Sezione ANPd’I di Napoli, guidata con dedizione dal Presidente Vincenzo Palumbo, ha organizzato in collaborazione con l’8° Gruppo Regionale, con il Consigliere Nazionale Filippo de Gennaro, in rappresentanza del Presidente Nazionale Gen. Marco Bertolini, e con la cordiale disponibilità della sig.ra Stefania Giannattasio, un’importante celebrazione presso il cimitero monumentale di Napoli, dove riposano le spoglie del Sergente. La cerimonia religiosa ha reso omaggio alla sua memoria, sottolineando l’importanza indelebile del suo servizio e del suo sacrificio.
Durante la commovente commemorazione, il Presidente Vincenzo Palumbo ha dichiarato: “Ricordiamo questi eroi con un cuore doloroso ma fiero, perché il loro coraggio e il loro impegno siano esempio per tutti noi. Valore e perseveranza sono un dono che ci hanno lasciato in eredità e noi continueremo a farli vivere nella memoria collettiva, perché la loro dedizione alla patria sia un simbolo da onorare e proteggere.”
A conclusione è stata deposta una corona di alloro sulla sua tomba per sottolineare la profondità di un lutto collettivo, perché in fondo è nel ricordo della memoria, che si porta in vita il valore di ognuno.