Di redazione. Al Senato prosegue la stagione dei risparmi: 255 milioni in meno. In sei anni meno spese, indennità parlamentari quasi dimezzate e più attenzione all’ambiente. E’ stato approvato con 237 voti a favore, uno contrario e un astenuto, il rendiconto 2018 e bilancio interno 2019 di Palazzo Madama, predisposto dai Questori Antonio De Poli (Fi),Paolo Arrigoni (Lega), Laura Bottici (M5s). Negli anni 2019-2021, come già avvenuto nel periodo precedente 2012-2018, ha dichiarato in Aula il Senatore De Poli la dotazione del Senato è ridotta di 21,6 milioni di euro rispetto all’ammontare del 2011, per un totale di maggiore riduzione dall’inizio della scorsa legislatura di 151,2 milioni di euro. Dall’anno 2013 – in soli 7 anni – il peso finanziario del Senato sulla finanza pubblica sarà ridotto di circa 255,3 milioni di euro.
“Quando si amministra è fondamentale farlo con qualità. Mi preme sottolineare, oggi, – ha continuato Antonio De Poli i lavori svolti per migliorare il funzionamento del Senato, da quelli per la nuova illuminazione delle Commissione Finanze e Lavoro ai lavori di ristrutturazione della II Commissione, alla nuova sala stampa Nassirya e al riallestimento del Giardino degli aranci e, ancora, la climatizzazione della commissione Bilancio. In programma la digitalizzazione dell’Aula, con postazioni informatiche, e il rifacimento dell’impianto di climatizzazione e luci dell’Emiciclo. Tra gli interventi in programma mi preme ricordare, allo stesso tempo, il capitolo dedicato all’ efficientamento energetico (è in corso una valutazione per installare un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici e termici di ciascun palazzo) e la riqualificazione delle aree adiacenti ai Palazzi, in sinergia con il Municipio I del Comune di Roma. In questa legislatura abbiamo inteso promuovere anche investimenti per l’eliminazione delle barriere architettoniche. E’ un segnale di attenzione che arriva da un’istituzione come il Senato, nell’ottica di una migliore inclusione delle persone con disabilita’. All’interno dei palazzi abbiamo avviato la mappatura delle ‘barriere’ presenti al fine di redigere il Piano per il superamento delle barriere architettoniche nel patrimonio immobiliare del Senato. Abbiamo puntato anche all’efficenza amministrativa.
Sul fronte delle indennità parlamentari e delle competenze accessorie, dall’inizio della scorsa legislatura ad oggi, la stima delle economie derivante dalla riduzioni di tali voci si attesta su importo pari a 60 milioni di euro. La percentuale della spesa per le indennità dei Senatori rispetto al totale del bilancio di Palazzo Madama si è pressoché dimezzato, dal 2001 al 2019, passando dal 19 al 10%”.
Il Senato – ha ancora continuato De Poli – vanta un primato: pagamento delle fatture entro 36 giorni. E’ una virtuosità di cui andiamo particolarmente orgogliosi. E’ un dato che si evince dai dati aggiornati e visibili sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze. Solo per fare un confronto con il resto d’Europa, l’amministrazione del Senato realizza perfomancese migliori rispetto alla media europea (in UE – secondo l’European Payment report – si pagano le fatture entro 42 giorni) e di Paesi come Francia e Spagna”.