Due libri sono dedicati ai versi di Percy Bysshe Shelley, poeta britannico che amava il nostro mare, uno dei lirici romantici più celebre. Le sue parole risuonano come le onde del mare e trasmettono l’energia del divenire, la forza della Natura. “I raggi della Luna baciano il mare… Mentre il vento respira leggero”.
L’ultimo verso scolpito è di Eugenio Montale: “Essere vasto è diverso e insieme fisso” dalla poesia Mediterraneo, della raccolta Ossi di Seppia. Il poeta affascinato dalla voce del mare: dallo scaraventarsi delle onde contro la costa cerca una somiglianza tra il movimento incessante delle onde e il suo animo. Il mare è immenso, con onde calme, agitate, ma presenta sempre il suo essere, come l’animo umano che, pur vivendo esperienze differenti, negative o positive, resta fedele a sé stesso.