LApresse Dopo che il precedente ultimatum è stato ignorato, la Russia ne ha emesso uno nuovo per la resa dei soldati ucraini ancora asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “Le forze armate russe, sulla base di principi puramente umanitari, propone di nuovo ai combattenti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari di cessare le loro operazioni militari dalle 14 ora di Mosca (le 13 ora italiana ndr.) del 20 aprile e di deporre le armi”, comunica il ministero della Difesa russo. Si pensa che negli impianti Azovstal si trovino combattenti del battaglione Azov e anche civili. Finora non è stata registrata nessuna risposta da parte delle truppe ucraine, che nel frattempo hanno ripetuto di non arrenders

Su Facebook Serhiy Volyna, il comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol ha scritto che le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo “gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno”. Nel post Volyna tagga il presidente Usa Joe Biden, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il premier britannico Boris Johnson e anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nell’appello in cerca di aiuto dice: “Ci appelliamo e imploriamo tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo di usare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di un terzo Stato”. E aggiunge: “Stiamo solo difendendo una cosa – l’impianto Azovstal – dove oltre a personale militare ci sono anche civili diventati vittime di questa guerra”.

IN AGGIORNAMENTO

13h59  Kiev, distrutto ospedale a Mykolaiv

Nell’area di Mykolaiv, a seguito degli attacchi delle truppe russe, l’ospedale è stato distrutto. Lo riporta Ukrinform.

13h51 Separatisti Donetsk: “5 soldati ucraini si sono arresi a Mariupol”

Cinque soldati ucraini hanno volontariamente deposto le armi e hanno lasciato il territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol. Lo riferisce la Milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk, citata da Interfax.

13h49 Sindaco Mariupol a residenti: “Lasciate la città”

Il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko ha esortato i residenti a lasciare la città portuale. Il primo cittadino ha chiesto alle persone che hanno già lasciato Mariupol di contattare i loro parenti ancora in città e di convincerli a partire. Circa 200.000 persone hanno già lasciato Mariupol, che contava oltre 400.000 abitanti prima della guerra, ha aggiunto. “Non abbiate paura a riparare a Zaporizhzhia, dove potete ricevere tutto l’aiuto di cui avete bisogno – cibo, medicine, beni essenziali – e la cosa principale è che sarete al sicuro”, ha scritto in una dichiarazione rilasciata dal consiglio comunale.

13h38 Scaduto ultimatum russo a Mariupol, nessun segno di resa

L’ultimatum lanciato dalla Russia alle forze ucraine a Mariupol per deporre le armi è scaduto ma non ci sono segni di resa da parte degli ucraini. Lo riporta Bbc. Sebbene la città portuale sia circondata dalle forze russe, non è ancora caduta.

13h20 Kiev: “Quasi 21mila soldati russi uccisi”

Sono 20.900 i soldati russi uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate ucraine, riferendo di aver distrutto 815 carri armati, 2.087 mezzi corazzati per il trasporto di personale, 1.504 veicoli, 391 sistemi di artiglieria, 136 sistemi di lancio multiplo di razzi, 67 sistemi di difesa antiaerea, 150 elicotteri, 171 aerei, 76 serbatoi di carburante, 165 droni e 8 barche.

13h15 Kiev: “Un 17enne sospettato di tradimento a Bucha”

Un 17enne è sospettato di tradimento per aver collaborato con l’esercito russo durante l’occupazione di Bucha. “Durante l’occupazione temporanea del villaggio nel distretto di Bucha, nella regione di Kiev, un residente locale di 17 anni si è schierato volontariamente con il nemico. Ha fornito ai rappresentanti della Federazione russa informazioni sugli abitanti del villaggio, sui negozi e sulle case dove possono essere conservati oggetti di valore, nonché altre informazioni. Per questo, il sospettato ha ricevuto ricompense materiali e privilegi dai rappresentanti delle forze di occupazione. È stato anche stabilito che lui e i militari russi hanno fatto irruzione in una delle case del villaggio e hanno rubato proprietà di altri”, afferma la Procura generale di Kiev.

13h05 Sindaco di Melitopol: “Il destino della città è incerto”

“Non esiste nessun nazismo in Ucraina, questa è soltanto la propaganda di Putin e dei suoi complici assassini, i sogni di milioni di ucraini oggi sono stati infranti perché le nostre città sono state distrutte, centinaia di bambini e civili hanno perso la vita. Il destino di Melitopol ora è un incognita, è in discussione, se ne stanno andando insegnanti, personale medico”. Lo ha affermato il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov parlando alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo. “Pensiamo davvero siano dei nazisti a scappare (dalla città ndr.)?”, le parole del sindaco. “Non possiamo parlare di conflitto” in Ucraina “ma di una guerra a pieno titolo, mossa non solo contro Kiev ma contro tutto il mondo civilizzato” e “bisogna stare uniti perchè ci sono minacce significative, se non agiamo in modo tempestivo c’è il rischio che anche Paesi europei dovranno fare i conti con la guerra che arriverà nelle vostre famiglie e nelle vostre città” ha aggiunto Fedorov.

12h20 Cremlino: “Consegnata a Kiev la bozza sui negoziati”

“La Russia ha consegnato all’Ucraina una bozza” sui negoziati “con una formulazione chiara”. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “La palla è nel loro campo, stiamo aspettando una risposta” da Kiev, ha aggiunto Peskov.

11h50 Unhcr: “Oltre 5 mln di persone fuggite dall’Ucraina da inizio invasione”

Sono oltre 5 milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia il 24 febbraio. Lo riferisce l’Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati. Oltre metà del totale, cioè più di 2,8 milioni, sono fuggite almeno in un primo momento in Polonia. Anche se è possibile che molti siano rimasti lì, un numero non noto ha proseguito il viaggio. L’esodo è in qualche modo rallentato nelle ultime settimane rispetto all’inizio della guerra. Oltre ai rifugiati, l’Onu riferisce che oltre 7 milioni di persone sono sfollati interni dentro i confini dell’Ucraina. Il Paese aveva una popolazione pre-guerra di 44 milioni di persone.

11h30 Ambasciatore ucraino in Germania: “Grande delusione e amarezza per posizioni Scholz”

Le posizioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz sulle consegne di armi all’Ucraina sono state accolte da Kiev “con grande delusione e amarezza”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Germania Andriy Melnyk. La volontà della Germania di fornire fondi aggiuntivi per gli armamenti è accolta favorevolmente, tuttavia, ci sono ancora molte più domande aperte che risposte. La tesi che le forze armate “non siano più in grado di consegnare nulla all’Ucraina è incomprensibile”, ha affermato Melnyk.

11h15 Mosca: “Non ci fidiamo più dei negoziatori di Kiev”

La Russia non si fida più dei negoziatori ucraini. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista al canale televisivo Russia-24, citata da Tass. “Non c’è fiducia in queste persone da molto tempo”, ha detto commentando il processo di negoziazione tra Russia e Ucraina, e sottolineando che la Russia era preparata al fatto che l’Ucraina si comportasse in modo incoerente durante i negoziati. “Da parte dell’ufficio di un uomo che si fa chiamare presidente dell’Ucraina ed è dotato di poteri adeguati, è stata avanzata una richiesta per condurre i negoziati, la Russia non ha rifiutato questa richiesta.Poi, come sempre, è iniziato un circo, letteralmente e in senso figurato, da parte del regime di Kiev: prima vengono, poi non vengono, a volte partecipano, a volte no”, ha detto Zakharova, “lo schema classico, che dice che il regime non è indipendente, è controllato. E in secondo luogo, i negoziati sono usati come diversivo”.

11h05 Kiev: “A Mariupol civili costretti a portare nastri bianchi come un ghetto”

Gli occupanti russi stanno costringendo i residenti di Mariupol a spostarsi per la città solo con bracciali bianchi. Lo ha denunciato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko su Telegram, citato da Unian. “Gli occupanti sono passati da offerte ‘morbide’ di indossare nastri bianchi ai civili a minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si trovi per strada senza tali segni”, ha scritto Andryushchenko, “i russi stanno gradualmente trasformando la città in un vero ghetto per gli ucraini, usando i civili come esca”.

10h35 Sindaco Mariupol: “Speriamo di evacuare 6mila civili”

L’Ucraina punta a evacuare 6.000 persone dalla città assediata Mariupol, donne, bambini e anziani. Lo ha detto il sindaco Vadym Boychenko, citato da Al Jazeera, spiegando che 100.000 civili sono rimasti a Mariupol e decine di migliaia sono stati uccisi durante l’assedio russo.

10h18  Il presidente Consiglio Ue Michel arrivato a Kiev

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è arrivato a Kiev. Lo comunica lui stesso su Twitter. “Oggi a Kiev. Nel cuore di un’Europa libera e drmocratica”, recita il post.

10h12 Ucraina, Papa: “Preghiamo per la pace e per famiglie che soffrono”

“Preghiamo per la pace e per il conforto di tutte le famiglie che soffrono a causa delle guerre nel mondo”. Così Papa Francesco, nel corso dell’udienza generale che si è svolta stamattina in piazza san Pietro, dove il Santo Padre ha incontrato pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

9h44 Vice sindaco Mariupol, in acciaieria molti civili sotto assedio

“Posso confermare che ci sono molti civili” nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio. Lo ha detto il vice sindaco di Mariupol, Sergei Orlov, parlando alla Bbc. “Sono principalmente cittadini degli edifici distrutti più vicini e molti lavoratori delle acciaierie. Sanno che le acciaierie avevano un buon rifugio antiaereo e avevano ammassato cibo e acqua nel rifugio antiaereo. Ecco perché hanno deciso con le loro famiglie di vivere in questo rifugio antiaereo”, ha aggiunto Orlov, sottolineando che al momento non è possibile nessun tipo di aiuto per coloro che si trovano all’interno dell’impianto. La Russia ha emesso un nuovo ultimatum per la resa degli ucraini che si trovano ancora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, fissandolo per oggi alle 13 ora italiana. “Manca tutto, mancano acqua, cibo, medicine, aiuti, e la Russia blocca totalmente tutto, qualunque aiuto umanitario o evacuazione”, dice ancora il vice sindaco di Mariupol Orlov alla Bbc.

9h24 Kiev, accordo su corridoio umanitario a Mariupol oggi

È stato raggiunto un accordo per un corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol oggi. Lo annuncia sui social network la vice prima ministra dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, precisando che il corridoio riguarda donne, bambini e anziani. “Siamo riusciti a concordare un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani. Il punto di raccolta a Mariupol è fissato per oggi, 20 aprile, dalle 14 (le 13 ora italiana ndr.) ” e “la colonna si muoverà lungo il percorso Mariupol-Mangush-Berdyansk-Tokmak-Orikhiv-Zaporozhye”, scrive la vice premier Ucraina. Poi Vereshchuk precisa: “A causa della situazione di sicurezza molto difficile potrebbero esserci cambiamenti durante il corridoio quindi per favore seguite gli annunci ufficiali”.

h844 Russia, Nato manda armi obsolete, le distruggeremo

Le forze armate russe distruggeranno gli equipaggiamenti militari obsoleti forniti all’Ucraina dall’Occidente. Lo ha affermato il primo vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, parlando al Consiglio di sicurezza Onu. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.”I membri dell’Europa orientale della Nato sembrano soddisfatti. Non devono più pensare a come sbarazzarsi delle armi obsolete dell’era sovietica”, ha dichiarato Polyansky. E ancora: “Sebbene promettano di consegnare all’Ucraina equipaggiamenti nuovi di zecca di livello Nato, spediscono prontamente esemplari che spesso non riescono a sparare o a muoversi, sapendo che le forze russe ‘frantumeranno’ questi rottami metallici, risparmiando loro problemi con lo smaltimento”.

h805 Russia: “Civili portati da Kiev in acciaieria Mariupol come scudi umani”

“L’unico modo in cui civili possono essere finiti dentro Azovstal è che vengono tenuti come scudi umani”. È quanto ha detto il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni unite, Dmitry Polyansky, parlando al Consiglio di sicurezza dell’Onu, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, parlando dell’acciaieria di Mariupol sotto assedio. “A un mese dall’inizio dell’assedio dell’impianto Azovstal,i radicali e neonazisti improvvisamente hanno dichiarato che ci sarebbero stati civili all’interno dell’impianto per tutto quel tempo, anche se fino a ieri non ne avevano mai fatto parola”, ha detto il diplomatico russo.

7h45 Aiea: “Missione Grossi a Chernobyl entro fine mese”

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, prevede di condurre questo mese una missione di esperti dell’Aiea a Chernobyl per valutazioni sulla sicurezza. Lo riferisce lo stesso Grossi in una nota.

7h22 Cina: “Blocco beni altri Stati viola sovranità, invio armi allontana pace”

“Continuare a mandare armi più offensive” in Ucraina “non porterà pace, non farà che prolungare il conflitto e determinarne un’escalation e aggravare la catastrofe umanitaria” e “il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi costituisce una violazione di sovranità ed equivale a usare come arma l’interdipendenza economica”. È quanto ha detto l’ambasciatore della Cina presso le Nazioni unite, Zhang Jun, parlando al Consiglio di sicurezza Onu. “Queste pratiche minano le fondamenta della stabilità economica mondiale e portano nuove incertezze e rischi alle relazioni internazionali. Dovrebbero essere abbandonate il più presto possibile”, ha aggiunto Zhang Jun.

6h57 Comandante da Azovstal a Mariupol: “Nostre ultime ore, aiutateci”

“Stiamo probabilmente affrontando i nostri ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera per numero per 10 a 1”, “lanciamo un appello e chiediamo a tutti i leader mondiali di aiutarci”. Così in un videomessaggio pubblicato su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36esima Brigata dei Marine ucraini che combattono nell’ultima roccaforte di Mariupol, cioè l’acciaieria Azovstal sotto assedio.

6h02 Trudeau: “Canada manderà artiglieria pesante a Kiev”

Il Canada manderà artiglieria pesante all’Ucraina. Lo ha annunciato il primo ministro canadese, Justin Trudeau, sottolineando di essere in contatto stretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che il Canada è molto reattivo alle necessità dell’Ucraina. Gli ucraini “combattono come eroi”, ha detto Trudeau, aggiungendo che ulteriori dettagli sull’invio di armi verranno forniti nei prossimi giorni. Il governo del Canada ha colpito inoltre 14 ulteriori russi con sanzioni per i loro stretti contatti con il presidente russo Vladimir Putin, comprese due figlie adulte del leader del Cremlino.

0h47 Zelensky: “Russia fonte del male, esercito barbaro e inumano”

“La Russia è la fonte del male e l’esercito russo passerà alla storia come l’esercito più barbaro e disumano del mondo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio su Facebook precisando che, “l’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali” sono “un marchio di fabbrica dell’esercito russo e questo segnerà la Federazione Russa come la fonte del male”.Zelensky ha poi aggiunto che l’intensità del fuoco russo verso le regioni di Kharkiv e del Donbas è “aumentata in modo significativo” mentre a Mariupol la situazione rimane “brutale e immutata”.

0h27 Twitter sospende l’account delle Forze armate di Kiev

Twitter ha sospeso l’account ufficiale delle Forze Armate Ucraine. Al momento il profilo è infatti non accessibile, senza foto e con solo una pagina bianca con la scritta ‘Account sospeso. Sospendiamo gli account che vìolano le Regole di Twitter’.

0h18 Zelensky: “Se avessimo avuto armi guerra sarebbe già finita”

“Se avessimo avuto le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri alleati hanno e che anche la Russia usa, a quest’ora la guerra sarebbe già finita”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio pubblicato su Facebook, aggiungendo che “è ingiusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno immagazzinato per anni”.

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